Uno strumento per catalogare ordinatamente tutti i dati sulla gestione dei rifiuti aziendali: oltre che un obbligo legale, compilare il MUD è una garanzia di controllo e trasparenza. Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale rappresenta quella dichiarazione con cui imprese, enti e altri soggetti informano lo Stato su quantità e tipologie di rifiuti prodotti, trasportati, recuperati o smaltiti durante l’anno precedente.

Istituito dalla Legge n. 70 del 25 gennaio 1994 e regolato anche dal D.Lgs. 152/2006, il MUD ha cadenza annuale: su questo adempimento si fondano, oltre alla tracciabilità, le statistiche nazionali sui rifiuti. Con il debutto del RENTRI, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, il Modello diventerà progressivamente più integrato e automatizzato. Il sistema è ancora in una fase transitoria ma questi due strumenti sono già strettamente collegati: grazie al RENTRI, le informazioni raccolte nel MUD vengono archiviate digitalmente e aggiornate in tempo reale, semplificando i passaggi con lo scopo di ridurre eventuali errori o omissioni.

MUD: come è fatto e chi deve presentarlo

Il MUD si articola in sei “Comunicazioni”, sezioni tematiche che raccolgono ognuna delle informazioni specifiche e variano a seconda della natura dei dati da trasmettere. Ecco quali sono:

  • Comunicazione Rifiuti
  • Comunicazione Veicoli Fuori Uso
  • Comunicazione Imballaggi (consorzi e gestori)
  • Comunicazione Rifiuti urbani e raccolti in convenzione
  • Comunicazione RAEE
  • Comunicazione Produttori di AEE

Una singola azienda non deve presentare tutte le comunicazioni, ma solo quelle che riguardano la propria attività e i rifiuti effettivamente prodotti o gestiti. Per ogni sezione vanno indicati gli opportuni codici (CER/EER), quantità, modalità di gestione e soggetti coinvolti. Modulistica ed istruzioni vengono aggiornate ogni anno.

Secondo la legge, non tutti sono tenuti a presentare il MUD: esistono delle categorie specifiche che, in base all’attività e ai volumi prodotti, ricadono nell’obbligo. Tra le principali troviamo chi svolge attività professionale di raccolta e trasporto dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi ma anche chi produce rifiuti non pericolosi derivanti da attività con oltre 10 dipendenti. A dettagliare in modo approfondito ogni categoria e le relative eccezioni è l’articolo 189 del sopracitato Decreto legislativo 152 del 2006.

MUD: a cosa serve e perché è importante

Grazie al Modello, come accennato, lo Stato monitora a livello nazionale e locale tutti i flussi della gestione dei rifiuti. Andiamo a sintetizzare l’utilità del MUD in tre grandi scopi.

  1. fornire dati ordinati e verificabili sui rifiuti alle autorità
  2. assicurare trasparenza e tracciabilità delle filiere
  3. permettere agli enti competenti di verificare l’effettivo rispetto delle regole

Da questi assunti si capisce che il MUD non è solo un adempimento burocratico, ma uno strumento fondamentale per garantire ordine e chiarezza. Preparare il Modello richiede attenzione ai dati, conoscenza delle normative e precisione nelle comunicazioni: è per questo che Ecolight Servizi affianca le imprese in un compito così articolato, aiutandole a rispettare oneri e scadenze fissati dalla legge e ad evitare di incorrere in sanzioni.

Come si presenta il MUD e integrazione col RENTRI

I dati per la presentazione del MUD vanno preparati con largo anticipo: formulari, registri di carico/scarico e documentazione di trasporto sono le fonti primarie del Modello, da consegnare in via telematica tramite gli appositi portali online. Le scadenze variano di anno in anno: per il MUD riferito ai dati 2024, ad esempio, il termine ordinario è stato fissato al 28 giugno 2025. È essenziale accertarsi della data ufficiale di scadenza annuale: i limiti sono correlati alla pubblicazione del relativo DPCM in Gazzetta Ufficiale.

In caso di mancata presentazione, consegna tardiva oltre i 60 giorni o trasmissione incompleta o inesatta, si rischiano sanzioni amministrative fino ad un massimo di 15mila euro: l’entità varia a seconda delle tempistiche di regolarizzazione. Compito del nuovo RENTRI sarà anche quello di integrare e semplificare sempre più il MUD: presto si arriverà alla precompilazione del Modello a partire dai dati annotati nel Registro Elettronico. È proprio per questo che, per adeguarsi ai cambiamenti di modalità operative e scadenze, aggiornarsi con l’ausilio di Ecolight Servizi sarà sempre più determinante.

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