La gestione illegale dei rifiuti elettronici finisce ancora nel mirino delle forze dell’ordine. Dopo l’operazione in centro Italia diretta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Ancona  di metà aprile, i controlli sono scattati in Veneto. A metà maggio i carabinieri del NOE di Treviso, nel corso delle attività per il contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti speciali ed industriali e all’inquinamento delle matrici ambientali, hanno sequestrato 12 cassoni colmi di 400 metri cubi di RAEE stoccati illecitamente in un’area industriale della zona.

Come riportato dal sito del Ministero dell’Ambiente, i militari hanno accertato che i rifiuti, riconducibili all’attività di una ditta operante nel settore, erano stoccati da tempo senza che l’area fosse però munita del prescritto titolo autorizzativo emesso dalla Provincia. L’amministratore della società titolare degli spazi dove sono stati trovati i rifiuti è stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali.

Il problema della gestione illegale dei rifiuti elettronici è uno dei nodi evidenziati dal Centro di Coordinamento RAEE nel suo ultimo Rapporto annuale. I RAEE che sfuggono ad un corretto percorso di raccolta e riciclo, avviandosi verso una strada illegale, rappresentano una piaga che non solamente colpisce gli operatori che si muovono nel quadro delle regole, ma danneggiano profondamente l’ambiente.

Per una puntuale gestione dei RAEE è quindi sempre bene affidarsi a soggetti autorizzati e competenti: la norma prevede che il responsabile della gestione dei rifiuti sia, infatti, chi li produce.

Per non correre rischi Ecolight Servizi è a disposizione per supportare le aziende con un’attività di consulenza normativa, ritiro e smaltimento dei rifiuti professionali a norma di legge.

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