Ancora una stretta sul tessile. La Commissione europea ha pubblicato una bozza di regolamento delegato che prevede di limitare i tempi a disposizione delle aziende per distruggere l’abbigliamento e le calzature rimasti invenduti. La proposta deriva dal Regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili (ESPR) e mira a contenere il crescente impatto ambientale dei rifiuti della moda, un settore in cui, secondo quanto riportato, fino al 9% dei prodotti viene distrutto prima ancora di essere venduto.

Il regolamento integra il Regolamento (UE) 2024/1781 e stabilisce deroghe o eccezioni rigorose in base alle quali la distruzione dei prodotti invenduti può ancora essere consentita. Si applicherà ai prodotti tessili e calzaturieri elencati nell’Allegato VII dell’ESPR ed entrerà in vigore il 19 luglio 2026, previa approvazione finale.

Nella proposta, la distruzione dei prodotti tessili può avvenire solo in alcune circostanze specifiche. Tra queste:

  • Rischi per la salute e la sicurezza (ad esempio, merci contaminate o pericolose ai sensi delle leggi sulla sicurezza dei prodotti dell’UE);
  • Beni danneggiati che non permettono una riparazione economicamente sostenibile;
  • Violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, quali, ad esempio, prodotti contraffatti o con accordi di licenza scaduti;
  • Tentativi di donazione falliti. La clausola è che i beni siano offerti ad almeno due enti dell’economia sociale per periodo di otto settimane senza essere reclamati;
  • Inadeguatezza al riutilizzo o alla rigenerazione a causa di sensibilità etiche, come marchi offensivi o modifiche irreparabili.

Questa bozza di Regolamento non solamente si allinea ad altri pilastri legislativi dell’UE, tra cui la Direttiva quadro sui rifiuti, il REACH e il Regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti, ma va a toccare il mondo del tessile, un ambito particolarmente al centro dell’attenzione da parte dell’Europa e del governo nazionale. È infatti atteso l’arrivo del decreto interministeriale che introdurrà il regime EPR – Responsabilità Estesa del Produttore – per i prodotti tessili. Si tratta di un passaggio importante, sul quale il consorzio Ecotessili, con il supporto di Ecolight Servizi e del Sistema Ecolight, si è già mosso predisponendo una serie di servizi a disposizione delle aziende.

Per chiarimenti, contattare Ecotessili.

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