Entra in vigore il 24 luglio 2025 la nuova metodologia di calcolo dell’efficienza nel recupero delle batterie esauste. Sono state pubblicate lo scorso 4 luglio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea le nuove norme per calcolare e verificare l’efficienza del riciclo e il recupero dei materiali da batterie esauste. Lo scopo è rafforzare la sostenibilità e limitare la produzione di rifiuti. Si tratta di misure volute dalla Commissione Europea per dare agli operatori del settore regole più chiare e per prevenire distorsioni concorrenziali nel mercato delle materie prime seconde.

Il provvedimento introduce procedure di calcolo uniformi per gli impianti di riciclo di batterie al piombo, nichel-cadmio, litio, e altri materiali. La metodologia definisce come quantificare l’efficienza di riciclo, ovvero la percentuale di massa che torna materia prima seconda. Parallelamente, viene stabilito un quadro per misurare il recupero dei metalli strategici, come cobalto, rame, litio, nichel e piombo, fondamentali per le tecnologie del futuro.

Al fine di garantire trasparenza e tracciabilità, i riciclatori sono chiamati a utilizzare un formato documentale armonizzato nelle comunicazioni alle autorità degli Stati Membri.

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