In un clima ancora molto dominato dai temi economici, gli studi sulle percezioni dei cittadini evidenziano da un lato una crescente inquietudine per i temi ambientali, trainati dal riscaldamento globale, dall’inquinamento dell’aria e dall’emergenza rifiuti, dall’altro la voglia di fare qualcosa in prima persona. Infatti se fino a pochi anni fa l’attenzione all’ambiente riguardava una nicchia di persone, ora cresce la consapevolezza che si è parte del problema e che i propri comportamenti possono essere decisivi per risolvere i problemi ambientali. I temi della sostenibilità stanno prendendo sempre più piede, sono molto noti ad un cittadino su cinque, ma la sensibilità è sempre più diffusa: tra il 2014 e il 2018 infatti, i “molto consapevoli” aumentano costantemente del 2% all’anno. Cresce quindi la coscienza green dei cittadini italiani. 

È questa la sintesi della fotografia scattata dall’ultima indagine sull’economia circolare elaborata dagli analisti dell’istituto Ipsos per Conou e presentata nel corso della sesta edizione dell’EcoForum sull’economia circolare dei rifiuti organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club

L’indagine si è focalizzata sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile intervistando sia cittadini sia rappresentanti di aziende sul territorio. Il primo dato che la ricerca ha evidenziato è quello relativo alle preoccupazioni degli italiani: le maggiori ansie per i cittadini arrivano da economia e occupazione sia a livello nazionale (80% degli intervistati) sia a livello locale (43%). Tra i problemi più sentiti dai cittadini a livello locale: l’ambiente sale al terzo posto con il 25%. Del resto, la conoscenza e l’interesse verso il tema della sostenibilità sta aumentando in maniera esponenziale. Due i numeri: il 72% degli intervistati ha dichiarato di conoscere l’argomento, un dato percentuale in costante crescita di anno in anno. Conoscenza che si traduce in una maggiore sensibilità la propensione ad adottare comportamenti virtuosi  quali il risparmio di carta e il riutilizzo e riciclo degli oggetti di uso comune in plastica. 

La ricerca Ipsos ha posto l’accento anche sul fattore economico, riscontrando addirittura il benestare ad una vera e propria battaglia da parte delle amministrazioni e governi nei confronti dei prodotti non sostenibili: il 30% si è dichiarato favorevole a tassare negozi e prodotti non eco-friendly (33%). 

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