Cresce la differenziata, ma soprattutto diminuisce il ricorso alla discarica.  È un’Italia sempre più riciclona quella che emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani – edizione 2020 pubblicato recentemente da Ispra. La fotografia scattata dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale per l’anno 2019 descrive un’Italia sempre più attenta ai temi ambientali, e in particolare ai rifiuti, ma con ancora delle profonde differenze territoriali. Il primo dato positivo è l’aumento della raccolta differenziata: +3,1 punti percentuali rispetto al 2018, raggiungendo il 61,3% della produzione nazionale. Su base decennale, dal 2008 la percentuale risulta raddoppiata, è infatti passata da circa 9,9 milioni di tonnellate a 18,5 milioni di tonnellate. Nel 2019 inoltre, il 50% dei rifiuti prodotti e raccolti in maniera differenziata è stato inviato a impianti di recupero di materia; il riciclaggio totale, comprensivo delle frazioni in uscita dagli impianti di trattamento meccanico e meccanico biologico, si è attestato al 53,3% e ha riguardato le frazioni: organico, carta e cartone, vetro, metallo, plastica e legno. 

Il secondo dato positivo è il minor ricorso alla discarica per lo smaltimento dei rifiuti non riciclabili: nel 2019 il 21% dei rifiuti urbani è stato smaltito in discarica, pari a quasi 6,3 milioni di tonnellate, con una riduzione del 3,3% rispetto all’anno precedente. Un valore che però non è uniforme lungo tutto lo Stivale: nel Centro Italia si è infatti registrato un incremento (+19,4%), mentre sono state rilevate riduzioni consistenti nel ricorso alla discarica al Sud (-15,2%), dovute anche ai miglioramenti in termini di raccolta differenziata nelle stesse aree. Al Nord non ci sono state variazioni significative (-0,9%). Considerando però l’ultimo decennio, il ricorso alla discarica si è ridotto del 58,2%, passando da 15 milioni di tonnellate a circa 6,3.

Le politiche messe in atto, sia per aumentare la sensibilità ambientale sia per migliorare i processi di gestione dei rifiuti, stanno dando segnali nell’ottica di reale economia circolare. Un impegno che vede Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti, Ecopolietilene, consorzio per la gestione dei rifiuti dei beni in polietilene, ed Ecolight Servizi, società per la gestione  dei rifiuti professionali, in prima linea nel garantire sistemi di efficienza e nell’erogare servizi puntuali per le aziende. Lo scopo è condiviso: dare vita a una concreta economia circolare.

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