È entrato in vigore l’11 febbraio, ma troverà graduale applicazione a partire dal 12 agosto 2026, il nuovo Regolamento imballaggi UE. Pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 22 gennaio, adegua i requisiti essenziali per gli imballaggi, alla luce dei progressi scientifici e tecnologici e delle nuove abitudini di consumo.
Il nuovo quadro normativo va a ricomprendere tutti gli imballaggi, indipendentemente dalla tipologia di materiale e dal contesto di utilizzo, con un duplice obiettivo: da una parte, armonizzare le misure nazionali adottate nei diversi Paesi EU; dall’altra, porre le basi per migliorare i risultati ambientali attraverso la riduzione della quantità di imballaggi immessi sul mercato (sia in volume, sia in peso) e la prevenzione della produzione di rifiuti di imballaggio.
Lo scopo di questo Regolamento è innanzitutto quello di ridurre la produzione di rifiuti (attualmente ogni cittadino UE produce all’anno 177 kg di rifiuti da imballaggio, un volume che è aumentato di circa il 20% negli ultimi dieci anni), secondo la “gerarchia dei rifiuti UE”, ma anche limitare il ricorso a sostanze inquinanti e introdurre delle percentuali minime di materie prime seconde provenienti da una filiera di riciclo.
Le principali novità riguardano:
- l’introduzione di restrizioni sugli imballaggi ritenuto superflui nell’ottica di ridurre la produzione di imballi non necessari. L’obiettivo è arrivare a una diminuzione del 5% degli imballaggi entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040;
- l’introduzione degli obblighi minimi di riciclo da raggiungere entro il 2030;
- l’introduzione di criteri di eco design per favorire il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, secondo la strada tracciata dall’UE in ambito di ecoprogettazione;
- l’introduzione di nuove regole per l’etichettatura con l’obiettivo di garantire ai consumatori informazioni chiare sull’impatto ambientale e sulle possibilità di smaltimento, ma anche con la volontà di contrastare azioni di greenwashing;
- l’introduzione di misure di sostegno alle aziende, in particolare le PMI, per agevolare la transizione verso modelli di produzione sostenibili.
Per ogni chiarimento, Ecolight Servizi è a disposizione.