Cambia la direttiva UE sui RAEE. È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la proposta di modifica alla direttiva 2012/19/UE sui rifiuti elettronici. Approvata dal Parlamento europeo il 6 febbraio, entra in vigore il 3 marzo 2024, ovvero il ventesimo giorno dopo la sua pubblicazione.
La norma va a interessare in particolare il comparto dei pannelli fotovoltaici. Questi infatti, inizialmente esclusi nel campo di applicazione della direttiva RAEE 2002/96/CE, sono stati inclusi in quello della direttiva 2012/19/UE dal 13 agosto 2012.

Le modifiche indicate tengono conto della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea che, il 25 gennaio 2022 nella causa C-181/207, ha dichiarato invalido l’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2012/19/EU che prevedeva un effetto retroattivo ingiustificato per i pannelli fotovoltaici immessi sul mercato tra il 13 agosto 2005 e il 12 agosto 2012 (data dell’entrata in vigore della 2012/19/UE). La Corte ha stabilito che, poiché prima dell’adozione della direttiva la normativa dell’Unione relativa ai rifiuti lasciava agli Stati membri la scelta di far sopportare i costi relativi alla gestione dei rifiuti originati dai pannelli fotovoltaici, con l’istituzione dell’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2012/19/UE ha però introdotto una regola che imponeva ai produttori di sostenere il costo di smaltimento anche per il periodo precedente all’entrata in vigore della norma. La Corte ha ritenuto che questo aspetto era tale da violare il principio della certezza del diritto.

In conformità alla sentenza, è stato modificato anche l’articolo 12, paragrafo 1, della direttiva RAEE perché contiene una disposizione parallela relativa alle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) destinate ai nuclei domestici. Questo articolo non era stato esplicitamente preso in considerazione dalla sentenza perché non applicabile alla causa, ma essendo comunque considerato retroattivo, sulla base del ragionamento della Corte, è stato oggetto di modifica.

Un’ulteriore modifica ha riguardato altri prodotti che dal 15 agosto 2018 rientrano in quello che è “l’open scope”, ovvero l’ambito di applicazione aperto, di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della direttiva RAEE. Per le AEE destinate sia ai nuclei domestici sia professionali è stato chiarito che solo a partire dal 15 agosto 2018 i produttori sono tenuti a finanziare la gestione dei rifiuti derivanti dalle AEE che rientrano in questo ambito.

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