Aumentare il recupero dei beni in polietilene migliorando la selezione dei rifiuti in plastica. Ecolight Servizi ha supportato il consorzio Ecopolietilene nel progetto di monitoraggio della presenza di beni in polietilene nella raccolta della plastica dura in provincia Salerno. L’iniziativa pilota, condotta insieme con Nappi Sud, azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti, ha rilevato che su 10 kg di plastica conferita alle isole ecologiche, più di 5 sono riconducibili ai beni in polietilene.

Dopo i progetti pilota nella provincia di Cuneo e in provincia di Treviso, Ecolight Servizi ed Ecopolietilene proseguono nel monitoraggio dei rifiuti plastici di origine urbana. Scopo: non solamente capire l’incidenza dei beni in polietilene e individuare delle possibili nuove modalità di raccolta differenziata, ma anche favorire il processo di recupero e riciclo, potenziando la filiera circolare dei beni in polietilene, una tipologia di rifiuto riciclabile al 100%.
Base di partenza è però riuscire a intercettare questi rifiuti all’interno della raccolta della plastica. Infatti i prodotti che rientrano nella “famiglia” dei beni in polietilene sono molti e molto diversi tra loro. Possono infatti essere arredi e contenitori, teli usati in agricoltura e tubi, imbarcazioni e attrezzi per cucina.
Il progetto di “identificazione di rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano” che si è svolto nello scorso mese di maggio, ha coinvolto due differenti isole ecologiche posizionate rispettivamente nei comuni di Ceraso e Campagna, in provincia di Salerno. Prendendo in considerazione le sole unità di carico destinate alla raccolta delle frazioni con codice CER 20 01 39 (plastica), sono state analizzate complessivamente oltre 3 tonnellate di rifiuti plastici, delle quali 2.260 kg provenienti da Ceraso e 780 da Campagna. Nelle unità di carico dedicate alla plastica sono stati trovati imballi rigidi leggeri come secchi e flaconi, cassette per l’ortofrutta, PVC (infissi e tapparelle) e beni in polietilene, ma anche rifiuti che ben poco avevano a che fare con la plastica come carta, vetro, metalli, legno, gomma e RAEE.
Oltre il 22% di quanto conferito è risultato un bene in polietilene, individuato in bins, tubi, reti ombreggianti, cassette edilizia, casalinghi con marchio PE, arredamento da esterno e giocattoli non elettronici. Considerando i soli rifiuti plastici conferiti, la percentuale dei beni in polietilene sale a oltre il 50%. Prossimo passaggio del progetto potrebbe essere il posizionamento di un cassonetto dedicato alla raccolta dei soli rifiuti di beni in polietilene.

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