In agricoltura l’utilizzo della plastica, in particolare di beni in polietilene, è molto diffuso. Tra coperture per le serre e reti per la pacciamatura, sono oltre 12,5 milioni le tonnellate di plastica utilizzate ogni anno nel mondo. Secondo il report della FAO del 2021, si tratta di circa il 3,5% dei 359 milioni di tonnellate della plastica consumata annualmente in tutti i settori a livello globale. In Europa il consumo si attesta intorno alle 700 mila tonnellate, di queste, il 63% è rappresentato dai film e teli utilizzati per la pacciamatura del suolo, la copertura delle serre o l’insilamento dei mangimi per il bestiame. Per questi film, che sono indispensabili sia in orticoltura sia in zootecnia, si prevede una crescita della domanda globale del 50%, stimando di arrivare a 9,5 milioni di tonnellate nel 2030.

Il tema della plastica nel settore agricolo è quindi di grande attualità e tocca da vicino la gestione dei rifiuti da beni in polietilene. Il consorzio Ecopolietilene, realtà che opera in regime EPR e che fa parte del Sistema Ecolight, si era già attivato con un progetto pilota per il recupero delle coperture delle serre, in particolare vigneti. L’iniziativa, che ha visto il coinvolgimento di alcune aziende agricole in Puglia e Basilicata assieme a diverse realtà nazionali impegnate nella produzione di teli di copertura e nel riciclo della plastica, con il supporto di Ecolight Servizi, ha permesso di arrivare alla prima filiera circolare per il recupero della plastica in agricoltura. I teli che coprivano i vigneti, opportunamente trattati hanno dato origine a un granulo in polietilene adatto alla filmatura in bolla. Dalle prove fatte, è emersa la possibilità di usare questo materiale nella produzione di un film barriera al vapore che viene impiegato nel settore edile.

È una prima filiera circolare per un bene che ha indiscussi effetti positivi in agricoltura. Sotto l’aspetto strettamente tecnico, infatti, i teli permettono per esempio di consumare meno acqua, ridurre l’uso di erbicidi, proteggere le colture dagli sbalzi termici e incrementare le rese. Da questa prima filiera circolare, parte l’impegno di Ecopolietilene per l’ambiente e per le aziende interessate dai beni in polietilene.

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