L’educazione civica torna a scuola e sui banchi si studia anche lo sviluppo sostenibile. Oltre alla Costituzione e alla cittadinanza digitale, la Legge 92/2019, che ha reintrodotto l’insegnamento dell’Educazione civica in tutti i gradi di istruzione, ha portato con sé anche l’educazione ambientale. In passo in più rispetto al passato, ma anche un nuovo argomento che è sempre più di attualità. Termini come economia circolare, green, rispetto dell’ambiente e cambiamento climatico sono diventati di uso quotidiano ed è giusto che un percorso specifico sia previsto nei programmi ministeriali per la scuola. 

Stando alle linee guida che il ministro dell’Istruzione ha inviato a tutte le scuole a inizio luglio, gli alunni approfondiranno lo studio della Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali, con l’obiettivo di conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità. Il secondo asse sarà l’utilizzo consapevolmente e responsabile dei nuovi mezzi di comunicazione e degli strumenti digitali, in un’ottica di sviluppo del pensiero critico, di sensibilizzazione rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in rete e di contrasto del linguaggio dell’odio. 

Terzo, ma non ultimo asse: l’educazione ambientale. Un tema che comprenderà, nelle indicazioni ministeriali, la conoscenza e la tutela del patrimonio e del territorio, tenendo conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Rientreranno in questo ambito anche l’educazione alla salute, la tutela dei beni comuni, principi di protezione civile. 

Il consorzio Ecolight ed Ecolight Servizi hanno da tempo fatto propria la strada della conoscenza quale elemento per migliorare gli interventi di tutela ambientale. La rivoluzione culturale messa in campo è passata da iniziative dedicate al riciclo e recupero delle materie di scarto, ma anche dall’avvio di un’innovativa raccolta dei rifiuti elettronici, dotando grosse strutture commerciali di punti di raccolta di prossimità

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