Il caro energia non deve fermare il processo di economia circolare. Ne sono convinti Ecolight Servizi e il consorzio Ecopolietilene, realtà impegnata nella gestione dei beni in polietilene, che hanno deciso di sostenere le imprese che trattano e riciclano questi rifiuti riconoscendo loro un bonus aggiuntivo una tantum sul contributo per i processi di recupero. L’iniziativa, che è stata avviata nelle scorse settimane dal consorzio nazionale insieme con Ecolight Servizi, vuole essere un concreto sostegno alla filiera dei rifiuti da beni in polietilene.

Per il primo trimestre 2022 è stato deciso di destinare agli impianti un bonus straordinario pari al 20% del contributo di gestione: una scelta ritenuta «necessaria» per non interrompere il flusso circolare di questi rifiuti e non vanificare gli sforzi fatti finora. Del resto, i rincari energetici che hanno interessato carburanti, gas ed elettricità, hanno posto una questione di priorità. E la priorità è il processo di economia circolare. L’importo riconosciuto agli impianti una tantum è a copertura parziale dell’incremento di costi sostenuti, ma non va a gravare sulle imprese consorziate a Ecopolietilene. È infatti rimasto invariato l’ecocontributo che i produttori riconoscono al consorzio per la gestione dei beni in polietilene. «La sostenibilità della nostra filiera è necessaria al fine di poter proseguire in quella transizione ecologica che è la strada per il futuro», afferma il direttore generale del consorzio, Giancarlo Dezio.

Gli impianti che beneficeranno del bonus sono complessivamente 18: di questi, 16 si occupano della selezione dei rifiuti e due della trasformazione dei beni in polietilene, opportunamente trattati, in granulato, ovvero la materia prima seconda che può essere impiegata nei processi produttivi di nuovi prodotti.

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