Un passaporto per indicare la provenienza, l’impatto ambientale e i quantitativi minime di materie riciclate presenti. Il Parlamento ha approvato in via definitiva le nuove regole per la progettazione, la produzione e la gestione di ogni tipo di batteria venduta nell’UE e dei loro rifiuti. È stato approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio per la revisione delle norme UE sulle batterie e sui rifiuti derivanti da quest’ultime. Il nuovo testo legislativo tiene conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future del settore e coprirà l’intero ciclo di vita delle batterie.

Il regolamento prevede la dichiarazione e l’etichetta dell’impronta di carbonio obbligatorie per le batterie dei veicoli elettrici (EV) e dei mezzi di trasporto leggeri (LMT) e per le batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh. Per le batterie per vetture elettriche e mezzi leggeri a due ruote tre e quattro ruote, comprese le e-bike, nonché alle batterie industriali con una capacità superiore a 2 kWh, viene previsto un passaporto che dovrà contenere i dati sulla provenienza delle materie prime, con particolare attenzione alla percentuale di materiali riciclati, la cui quota dovrà progressivamente salire nei prossimi anni; quantificherà anche le emissioni create in fase di produzione e fino allo smaltimento.

L’Europa vuole anche rafforzare la raccolta delle batterie usate. Se questo è già obbligatorio per le auto, il tasso di raccolta sarà aumentato anche per biciclette e scooter (51% entro il 2028 e 61% entro il 2031).

Inoltre, il regolamento ha fissato livelli minimi di materiali recuperati dalle batterie esauste da riutilizzare: 50% per il litio entro il 2027 e 80% entro il 2031; e 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031 per cobalto, rame, piombo e nichel. Le nuove batterie dovranno quindi avere un tasso minimo di materiali riciclati. Ad esempio, questo sarà del 6% per il litio otto anni dopo l’entrata in vigore del testo e del 12% tredici anni dopo tale entrata in vigore.

Il prossimo passo sarà l’approvazione formale da parte del Consiglio Europeo. Infine, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale UE il regolamento entrerà a regime.

Il provvedimento si inserisce in un percorso che l’UE sta facendo per rafforzare il mercato interno delle batterie promuovendo un’economia circolare e riducendo l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo di vita delle pile. L’iniziativa è strettamente legata al Green Deal europeo, al Piano d’azione per l’economia circolare e alla Nuova strategia industriale.

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