Con oltre 310mila tonnellate di RAEE raccolte e avviate a trattamento in Italia nel 2018, il sistema italiano di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche segna un nuovo balzo in avanti: quasi 5 i punti percentuali guadagnati sull’anno precedente, con 5,14 kg per ogni cittadino.

Secondo l’11° rapporto annuale del Centro di Coordinamento RAEE, punto di riferimento del consorzio Ecolight, rimane il divario nord-sud e, nonostante l’aumento della raccolta, i target UE restano ancora lontani.

Per quanto riguarda la raccolta, l’Italia per la prima volta nel 2018 ha superato le 300mila tonnellate di rifiuti elettronici. Tra le diverse tipologie di rifiuto, la prima per quantità riguarda i grandi elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie e forni (raggruppamento R2), con 101.756 tonnellate e un +6% rispetto all’anno precedente. Seguono le apparecchiature refrigeranti (frigoriferi, congelatori, condizionatori) con 84 mila tonnellate, i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo (R4) con 63 mila tonnellate ma una crescita significativa del 13,5%; calano del 3% televisori e monitor (R3) e crescono del 9%, sfiorando le 2 mila tonnellate, le sorgenti luminose (neon e lampade a risparmio energetico).

A livello territoriale rimane il divario tra il Sud e il resto del Paese. Nelle regioni del Nord, ad eccezione del Piemonte, la raccolta cresce del 3,6% con punte di eccellenza in Liguria con oltre 11,5%: la Valle d’Aosta rimane la più virtuosa con 10,5 kg per abitante, seguita da Emilia Romagna e Trentino, rispettivamente con 7,5 e 7,3 kg. Al Centro la raccolta cresce di oltre il 7%, con andamenti positivi in tutte le regioni ad eccezione dell’Umbria, che registra una leggera flessione. La media pro capite sale ad oltre il 5,3 kg per abitante; particolarmente positivo il dato delle Marche con un incremento dell’11%. La raccolta migliora anche al Sud, con un incremento del 5,5%. La migliore performance è della Sardegna con un più 9%, seguita da Puglia (8,6%) , Calabria (7,2%) e Campania (6%). In controtendenza il Molise che fa registrare un calo della raccolta di oltre il 9%. In Campania, Puglia e Sicilia però, dove vive un quarto della popolazione italiana, non sono stati raggiunti i 3 kg per abitante.

Il Centro di Coordinamento RAEE, insieme con produttori e consorzi, ha rinnovato l’impegno ad offrire un contributo concreto alla transizione verso l’economia circolare, chiedendo però il sostegno del Ministero dell’Ambiente per arginare i fenomeni illegali e potenziare i controlli lungo tutta la filiera.

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